Terra Cielo Mare

Nel corso del tempo l'azienda Terra Cielo Mare è cresciuta grazie ad una storia famigliare piena di fascino che ha portato l’attuale produzione ad un livello di eccezionale qualità costruttiva e qualitativa.

TCM, acronimo di Terra Cielo Mare, nacque nel 1999 da Emilio Fontana e Giorgio Lattuada, grandi esperti del mondo dell’orologeria e importatori, dagli anni ‘70, dei principali marchi svizzeri di orologi complicati in Italia. Alla base del progetto vi era l’idea di associare meccanica e movimenti svizzeri ad un design di chiara identità italiana e di rendere ogni orologio un tributo ad un evento o persona che avessero lasciato il segno nel percorso storico del nostro paese.

I primi orologi artigianali marchiati Terra Cielo Mare uscirono nel 2001 e l’azienda si sviluppò, con un buon successo nazionale, fino al 2007, anno in cui Emilio Fontana venne a mancare. Nel 2011 un nuovo gruppo di soci, le famiglie Fontana (un curioso caso di omonimia) e Gadda, acquisì il marchio, sposandone da subito la filosofia di marchio italiano attento alla ricerca oltre che manifatturiera, anche storica.

Nel 2012 Luca Fontana divenne la nuova guida dell’azienda. Grazie alla profonda esperienza della famiglia Fontana, da quattro generazioni nel settore della costruzione di componenti per l’orologeria di alta gamma, già proprietaria della storica officina meccanica GTF, il marchio crebbe in qualità ed in particolar modo nella ricerca storica e tecnologica.

Orologi particolari, di altissima qualità e per collezionisti
Gli orologi Terra Cielo Mare hanno presto adottato lo Swiss Made. Una garanzia, oltre che di meccaniche (già presenti nei precedenti orologi), di un montaggio e controllo qualità realizzati in Svizzera.

Il marchio ottenne così un’importante impronta, quella di orologi rari, per collezionisti ed appassionati, passando a lavorazioni di bassa tiratura con finiture tutte manuali. Chiarì, inoltre, il suo carattere distintivo di ispirazione militare, dando molto spazio alla ricerca storica delle imprese militari italiane. Una ricerca vissuta con curiosità e passione nel tentativo di celebrare lo spirito goliardico delle imprese, ma privo di fanatismo o belligeranza.

Già nel 2012 il marchio cominciò così ad esplorare nuovi mercati ed internazionalizzarsi, legittimandosi in particolar modo in Giappone, uno dei mercati più attenti all’effettiva qualità dei prodotti.

Orologi tributo all’Italia
Ciò che caratterizza ogni particolare orologio Terra Cielo Mare è dato dal tributo ad una persona o impresa che abbia lasciato il segno nel passato storico dell’Italia. Appassionati di ricerche storiche, e coadiuvati da esperti del settore storico e militare, il marchio racconta imprese di temerarietà ed eroismo attraverso i dettagli della manifattura. In un orologio TCM, infatti, nulla è lasciato al caso, dalla scelta dei materiali al design. Anche lo stile, che talvolta diventa un’icona, deriva spesso da necessità tecniche.

Tra i modelli celebri che hanno reso Terra Cielo Mare un brand molto apprezzato nel panorama dell’orologeria internazionale troviamo il celebre Tazzoli e il Sorci Verdi, declinato in alcune splendide varianti sia crono che solo tempo, mancini o destrorsi e con caratteristiche tecniche all’avanguardia. TCM ha reso inoltre celebri altri modelli tra cui l’Orienteering Bp, anch’esso in alcune varianti spettacolari, il Milano, il modello Avio MK-II e il Toponi, fiore all’occhiello di una produzione interamente made in Italy che sa di perfezione. Tutti modelli di orologi particolari che, grazie ad un’eccezionale cura costruttiva e la massima attenzione al dettaglio, hanno reso TCM un brand di straordinario successo che sicuramente verrà sempre più apprezzato nel panorama internazionale di chi l’orologeria la vive con passione e devozione.

Paul Picot

Nata come Maison dedicata alla gioielleria fin dagli anni '20, la Picot viene rilevata da Mario Boiocchi, il fratello Roberto e dallo zio Enrico, ereditando il nome di un famoso collezionista che aveva contribuito a realizzare il marchio: Paul Picot.

Negli anni Settanta, in cui l’elettronica e il design futuristico la facevano padrone nel panorama orologiero, l’azienda decise di mantenere uno stile classico facendo della meccanica classica un tratto distintivo della Maison.
L’azienda, quindi, si affacciò al mercato con orologi dai materiali preziosi e dalle meccaniche complicate, facendosi conoscere da subito da amanti e collezionisti, creando veri e propri gioielli artigianali.

La scalata verso il successo negli anni ’80 con un’orologio davvero particolare: il Mediterranée
Fu negli anni ’80 che Paul Picot segnò il suo ingresso ufficiale nel mondo dell’orologeria con un grande successo: il modello Mediterranée, di cui, in pochi anni, ne furono venduti più di 10 mila esemplari.
Proprio in questi anni, il marchio si affianca all’immagine vincente dei famosi motoscafi da corsa Off-Shore e ci resta, con successo, fino agli anni Novanta.

Allo stesso tempo lancia, una collezione di orologi particolari che diventerà un best seller per il marchio: il Plongeur N.1, un subacqueo che resiste alla pressione fino a 300 metri.
Da qui la Maison intraprese la difficile strada degli orologi sportivi, dando alla luce a linee come il “Le Chronographe“, gli “U-Boot” e i “Telemeter“.
Gli anni ’90 segnano un grande passo in avanti per Paul Picot, che inaugura una nuova fabbrica in Svizzera, a Le Noirmont, dando il via ad una distribuzione a livello mondiale della collezione di ultrapiatti Atelier. I premi e i riconoscimenti per questi veri e propri gioielli fatti a mano non mancano e, da questo momento in poi, Paul Picot si concentrerà su orologi complicati, creando un’esclusiva mondiale con il Paul Picot Technicum. Si tratta di un modello particolarissimo, il primo orologio che offre un cronografo rattrappante con riserva di carica e doppia data con certificazione di cronometro del Cosc.

Frederique Costant

Nella gioielliera Pagana di Perugia è possibile trovare anche anche un'altra collezione speciale: gli orologi di Frederique Costant.

Il marchio, nato nel 1904, ha mosso i primi passi nella produzione di quadranti per l’alta orologeria. Il successo è arrivato con la prima collezione, nel 1992, con la presentazione di sei modelli fabbricati con movimenti svizzeri e assemblati da un orologiaio di Ginevra, facendo così dei Frederique Costant un marchio prestigioso per chi cerca modelli svizzeri classici ma di alta qualità, il tutto a prezzi ragionevoli.

L’azienda ha sede a Ginevra, culla indiscussa e centro assoluto della più grande cultura e manifattura nell’arte dell’orologeria. Per realizzare questi particolari orologi, la cui produzione e assemblaggio avvengono solo e soltanto negli atelier a marchio, gli ingegneri stabiliscono già in fase di prototipo il giusto processo di fabbricazione. Gli artigiani, invece, si concentrano molto sulle decorazioni dei componenti, le lavorazioni perlage, dei rhodiage e sulle minuziose incisioni fatte a mano che contraddistinguono tutti i gioielli artigianali Frederique Costant.

Tre laboratori per ottenere il meglio da questi orologi particolari
I punti nevralgici di questa manifattura aziendale – oltre a design, qualità e innovazione – sono costituti dai tre laboratori.

-T1 è altamente tecnico e dedicato alla produzione di tutti i movimenti meccanici, qui diventa fondamentale la supervisione di un maestro orologiaio che segue con assoluta attenzione e sapiente savoir-faire l’assemblaggio la regolazione e il controllo di tutti i movimenti garantendone il perfetto funzionamento. Quasi tutte le operazioni di impostazioni e assemblaggio sono eseguite a mano in particolar modo la lubrificazione, l’incastonatura e l’equilibratura. È qui che si iniziano a creare i gioielli artigianali dell’orologeria.

-T2 è il laboratorio atto all’assemblaggio delle parti che formano l’orologio: il movimento, la cassa, il quadrante e le lancette. Qui la pulizia è importantissima perché nessun corpo estraneo deve entrare all’interno dei movimenti e comprometterne il perfetto funzionamento.

-T3 è il laboratorio del controllo di qualità dove ogni orologio ormai finito deve superare una lunga serie di test atti a certificarne e testarne la corretta prestazione. Gli orologi meccanici a carica automatica vengono sottoposti a ulteriori test a seconda della complessità del movimento. Se uno di questi test non soddisfa gli standard di alta qualità, l’orologio tornerà nuovamente al ciclo di produzione sino a che non sarà perfetto. Altrimenti gli orologi sono pronti per essere venduti all’interno delle migliori boutique e nei negozi specializzati, come Pagana gioielleria a Perugia.

Vulcain

Sono orologi bellissimi e pregiati quelli della Vulcain, desiderati in tutto il mondo per la loro precisione e qualità.

Si pensi che ormai è  passato quasi un secolo e mezzo da quando, nel lontano 1858, l’allora ventisettenne Maurice Ditisheim fondò, a La Chaux-de-Fonds, la Maison. Da allora il successo dell’azienda non si arrestò mai e in pochi anni raccolse importanti riconoscimenti. Il primo, nel 1889, con la medaglia di bronzo all’Esposizione Universale di Parigi, seguito nel 1929 dal primo premio all’Esposizione Internazionale di Barcellona. La vera svolta della Maison fu però nel 1947, quando Vulcain presentò il primo orologio da polso con sveglia meccanica, dotato di quello che diventerà il famoso calibro Cricket. Un’intuizione che ne consacrò il successo mondiale.

Orologi da polso, veri gioielli artigianali per intenditori (e sportivi)
Il calibro Cricket, che opportunamente rivisto anima tuttora l’intera produzione Vulcain, si impose rapidamente sul mercato tanto che i Vulcain furono indossati da diversi Presidenti statunitensi come  Eisenhower, Nixon e Johnson. Per questo il modello si conquistò presto il soprannome di “President Watch”.

Da allora statisti, studenti, scienziati e uomini d’affari di tutto il mondo hanno indossato un gioiello artigianale come il Vulcain Cricket e ne hanno apprezzato le eccezionali qualità di precisione.
Questo particolare modello di orologio è anche stato selezionato dalle più importanti spedizioni come equipaggiamento. La più recente esperienza è quella degli alpinisti italiani che hanno scalato, sui monti dell’Himalaya, la cima del K2 raggiungendo i 28.250 piedi di altitudine (circa 8.610 metri ndr.). I team di tutte queste spedizioni hanno espresso la loro soddisfazione per la prestazione da record del loro orologio.

Vulcain: la storia ed i calibri
Fondata nel 1858 a La Chaux-de-Fonds da Maurice Ditisheim, la Maison Vulcain si ritagliò rapidamente un posto di prim’ordine tra le marche di orologeria svizzere.

Per molti anni l’azienda produsse orologi da tasca di alta qualità e precisione collezionando, per questo, un notevole numero di riconoscimenti ufficiali nelle esposizioni universali del XIX secolo. Parallelamente l’azienda familiare sviluppò la sua abilità nell’ambito degli orologi complicati come il modello di orologio particolare da tasca degli anni 1890 battezzato “La Vallée de l’Arve”. Un esemplare in oro con decori smaltati che vantava una grande e una piccola suoneria, una ripetizione minuti e un calendario perpetuo.

Un grande successo che decretò, nel 1894 la fusione dell’azienda con la “Ditisheim & Freres”, fondata da Gaspard Ditisheim. Nel tempo la società assunse diversi nomi tra cui “Volta” e “Maurice Ditisheim – Fabrique Vulcain”. Pertanto, quando il primo orologio recante il nome Vulcain comparve sul mercato, l’azienda aveva già raccolto quasi quaranta anni di successi.

Orologi Vulcain, una garanzia per chi cerca gioielli fatti a mano di grande valore
Ad inizio del 1900 Maurice Ditisheim decise di utilizzare il solo nome Vulcain per i suoi orologi particolari, ponendo così le basi per un grande futuro. Tra i successi del marchio si trovano l’orologio da tasca con lo stemma reale, commissionato ed acquistato dal Sultano Resat V nel 1910, ma anche l’orologio da polso, con allarme, che arrivò alla fine della seconda guerra mondiale.

Sebbene l’idea non fosse completamente una novità, fino ad allora nessun orologio di taglia standard era stato in grado di produrre un suono abbastanza forte da svegliare realmente il suo possessore. Una leggenda vuole che il fisico francese Paul Langevin, amico del direttore, abbia partecipato alla creazione di questo particolare orologio stuzzicando la fantasia degli ingegneri con un’analogia con il grillo, piccolo insetto capace di farsi sentire molto lontano. La soluzione fu semplice: inserire un perno fissato sul fondello, usando quest’ultimo come cassa di risonanza.

Vulcain, orologi a Perugia